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anonima coristi

by Anonima Coristi

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1.
El Ejército del Ebro, rumba la rumba la rumba la una noche el río pasó, Ay Carmela! Ay Carmela! una noche el río pasó, Y a las tropas invasoras, buena paliza les dio; El furor de los traidores, lo descarga su aviación; Pero nada pueden bombas, donde sobra corazón; Contraataques muy rabiosos, deberemos resistir; Pero igual que combatimos, prometemos combatir;
2.
Amor ribelle 02:42
All'amor tuo fanciulla altro amor io preferìa È un ideal l'amante mia a cui detti braccio e cor. Il mio cuore aborre e sfida i potenti della terra Il mio braccio muove guerra al codardo e all'oppressor. Perché amiamo l'uguaglianza ci han chiamati malfattori Ma noi siam lavoratori che padroni non vogliam. Dei ribelli sventoliamo le bandiere insanguinate E innalziam le barricate per la vera libertà. Se tu vuoi fanciulla cara noi lassù combatteremo E nel dì che vinceremo braccio e cor ti donerò.
3.
Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano / La notte solo il vento gli faceva compagnia / Laggiù nella vallata è già pronta l’imboscata / Nell’alba senza sole eccoci qua / Qualcuno il conto oggi pagherà / Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano / Il mondo è un mondo cane ma stavolta cambierà / Tra poco finiranno i giorni neri di paura / Un mondo tutto nuovo sorgerà / Per tutti l’uguaglianza e la libertà // In soli cinque anni questa guerra è già finita / È libera l’Italia l’oppressore non c’è più / Si canta per i campi dove il grano ride al sole / La gente è ritornata giù in città / Ci son nell’aria grandi novità / E scese dai suoi monti per i boschi fino al piano / Passava tra la gente che applaudiva gli alleati / Andava a consegnare mitra barba e bombe a mano / Ormai l’artiglieria non serve più / Un mondo tutto nuovo sorgerà / Per tutti l’uguaglianza e la libertà // E torna al suo paese che è rimasto sempre quello / Con qualche casa in meno ed un campanile in più / C’è il vecchio maresciallo che lo vuole interrogare / Così per niente per formalità / Mi chiamano Danilo e sono qua / E vogliono sapere perché come quando e dove / Soltanto per vedere se ha diritto alla pensione / Gli chiedono per caso come è andata quella sera Che son partiti il conte e il podestà / E chi li ha fatti fuori non si sa // Se il tempo è galantuomo io son figlio di nessuno / Vent’anni son passati e il nemico è sempre là / Ma i tuoi compagni ormai non ci son più / Son tutti al ministero o all’aldilà / Ci fosse un cane a ricordare che Andavi per i monti con due mitra e tre bombe a mano...
4.
Dimmi bel giovane onesto e biondo dimmi la patria tua qual’è? Adoro il popolo, la mia patria è il mondo, il pensier libero è la mia fé. La casa è di chi l'abita, è un vile chi lo ignora il tempo è dei filosofi, il tempo è dei filosofi. La casa è di chi l'abita, è un vile chi lo ignora il tempo è dei filosofi, la terrà è di chi la lavora. Addio mia bella casetta addio madre amatissima e genitor, Io pugno intrepido per la comune, come Leonida saprò morir.
5.
Negras tormentas agitan los aires / nubes oscuras nos impiden ver / Y aunque nos espera el dolor y la muerte / Contra el enemigo nos llama el deber / El bien mas preciado es la libertà / luchemos por ella con fe y valor. Alta la bandera revolucionaria / que llevarà el pueblo a la emancipacion / En pie el pueblo obrero a la batalla / hay che derrocar a la reaccion / A las barricadas, a las barricadas / por el triumfo de la confederacion.
6.
Lo pal 02:13
Lo míu parser me parlava de bon'ora a la fònt / lo solelh esperavem / e i mul passaven lo pònt / Al m'a mostà lo pal / ente sem tuchi estachats / podem pas destachar-se / sem pas pus libres de anar. Se tirem tuchi al vai tombar / gaire de temps pòl pas durar / segur que tomba, tomba, tomba / e al es ja ben enclinat / E se tu tires fòrt d'aqui / e que mi tiro fòrt d'alai / segur que tomba, tomba, tomba, e nos trobem jò desliurats. Lo míu parser me parlava de bon'ora a la fònt / lo solelh esperavem / e i mul passaven lo pònt / Tuchi sabem qu'al es març, mas / parser, al pesa tant, e quora me manca la fòrça di-me mai lo tíu chant.
7.
8.
Dalle belle città date al nemico fuggimmo un dì su per l'aride montagne / cercando libertà tra rupe e rupe, contro la schiavitù del suol tradito / Lasciammo case, scuole ed officine, mutammo in rifugi le vecchie cascine / armammo le mani di bombe e mitraglia, temprammo i muscoli ed i cuori in battaglia / Siamo i ribelli della montagna, viviam di stenti e di patimenti, ma quell’idea che ci accompagna sarà la vita dell'avvenir / L’eguaglianza è la nostra disciplina, libertà è l'idea che ci avvicina / rosso e nero è il color della bandiera, partigian della folta e ardente schiera / Sulle strade dal nemico assediate lasciammo talvolta le carni straziate / sentimmo l'ardor per la grande riscossa, sentimmo l'amor per la terra nostra.
9.
Col parabello in spalla caricato a palla sempre bene armato paura non ho quando avrò vinto ritornerò. E allora il capobanda giunta la pattuglia sempre ben armato mi strinse la mano e poi mi disse “I fascisti son là”. E a colpi disperati mezzi massacrati dalle bombe scippe i fascisti sparivano gridando “Ribelli abbiate pietà!”
10.
11.
Il Galeone 03:43

about

Per l’Anonima Coristi è sempre stato difficile registrare le proprie cantate. Non per una questione di principio, per un rifiuto dell’ossessiva ripetizione della realtà che ci circonda, piuttosto per un problema nell’affrontare i nostri limiti. Ogni volta che si è provato a fissare in qualche modo una cantata, il riascolto collettivo ne dava immancabilmente un giudizio negativo.
E così dal 2009 a oggi, nulla, a parte qualche video fatto circolare sulla rete, e poche altre registrazioni che giravano sottobanco.
È stato l’incontro con Ciano che è riuscito a smuoverci, finalmente. Dopo averci visti e sentiti cantare in diverse occasioni, ci ha chiesto di eseguire due brani da usare come colonna sonora per un suo documentario “La lunga resistenza”.
E anche ha insistito molto perché provassimo a registrarci, motivando con entusiasmo la necessità di fissare in qualche modo l’attività dell’Anonima Coristi. E così abbiamo fatto, trovandoci in val Chisone a Mentoulles, al circolo Barbarià, per due giorni intensi dove ognuno di noi ha cercato di fare il meglio (e il peggio) che poteva, non solo nel canto ma anche nel fare festa e tirare mattino. Questo CD è il risultato di quei due giorni, senza sovraincisioni o aggiustamenti, solo con un paziente missaggio eseguito da Ciri per bilanciare i vari suoni. Si sentono i nostri limiti nel cantare, e ci sono difetti sparsi qua e là come fiori di campo, ma così ci accontentiamo, e consideriamo questo CD una fotografia del momento.

Registrato nel novembre 2015, stampato nel novembre 2016. Ringraziamo tutti i coristi e le coriste che hanno partecipato; Ciano, Alberto e Mauro, per la registrazione in presa diretta; Livia per le foto.

Per contattarci sul web: anonimacoristi.noblogs.org

credits

released November 1, 2016

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about

Anonima Coristi Pinerolo, Italy

L’Anonima Coristi è un coro, attivo dal 2009, con partecipanti provenienti dalla val Chisone, Pellice, Germanasca.

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