1. |
el ejercito del ebro
02:36
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El Ejército del Ebro, rumba la rumba la rumba la una noche el río pasó, Ay Carmela! Ay Carmela! una noche el río pasó,
Y a las tropas invasoras, buena paliza les dio;
El furor de los traidores, lo descarga su aviación;
Pero nada pueden bombas, donde sobra corazón; Contraataques muy rabiosos, deberemos resistir; Pero igual que combatimos, prometemos combatir;
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2. |
Amor ribelle
02:42
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All'amor tuo fanciulla altro amor io preferìa
È un ideal l'amante mia a cui detti braccio e cor.
Il mio cuore aborre e sfida i potenti della terra
Il mio braccio muove guerra al codardo e all'oppressor. Perché amiamo l'uguaglianza ci han chiamati malfattori Ma noi siam lavoratori che padroni non vogliam.
Dei ribelli sventoliamo le bandiere insanguinate
E innalziam le barricate per la vera libertà.
Se tu vuoi fanciulla cara noi lassù combatteremo
E nel dì che vinceremo braccio e cor ti donerò.
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3. |
La ballata dell'ex
03:54
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Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano / La notte solo il vento gli faceva compagnia / Laggiù nella vallata è già pronta l’imboscata / Nell’alba senza sole eccoci qua / Qualcuno il conto oggi pagherà /
Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano / Il mondo è un mondo cane ma stavolta cambierà / Tra poco finiranno i giorni neri di paura / Un mondo tutto nuovo sorgerà / Per tutti l’uguaglianza e la libertà //
In soli cinque anni questa guerra è già finita / È libera l’Italia l’oppressore non c’è più / Si canta per i campi dove il grano ride al sole / La gente è ritornata giù in città / Ci son nell’aria grandi novità /
E scese dai suoi monti per i boschi fino al piano / Passava tra la gente che applaudiva gli alleati / Andava a consegnare mitra barba e bombe a mano / Ormai l’artiglieria non serve più / Un mondo tutto nuovo sorgerà / Per tutti l’uguaglianza e la libertà //
E torna al suo paese che è rimasto sempre quello / Con qualche casa in meno ed un campanile in più / C’è il vecchio maresciallo che lo vuole interrogare / Così per niente per formalità / Mi chiamano Danilo e sono qua / E vogliono sapere perché come quando e dove / Soltanto per vedere se ha diritto alla pensione / Gli chiedono per caso come è andata quella sera Che son partiti il conte e il podestà / E chi li ha fatti fuori non si sa //
Se il tempo è galantuomo io son figlio di nessuno / Vent’anni son passati e il nemico è sempre là / Ma i tuoi compagni ormai non ci son più / Son tutti al ministero o all’aldilà / Ci fosse un cane a ricordare che
Andavi per i monti con due mitra e tre bombe a mano...
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4. |
Dimmi bel giovane
02:33
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Dimmi bel giovane onesto e biondo dimmi la patria tua qual’è?
Adoro il popolo, la mia patria è il mondo, il pensier libero è la mia fé.
La casa è di chi l'abita, è un vile chi lo ignora il tempo è dei filosofi, il tempo è dei filosofi. La casa è di chi l'abita, è un vile chi lo ignora il tempo è dei filosofi, la terrà è di chi la lavora.
Addio mia bella casetta addio madre amatissima e genitor,
Io pugno intrepido per la comune, come Leonida saprò morir.
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5. |
A las barricadas
01:48
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Negras tormentas agitan los aires / nubes oscuras nos impiden ver / Y aunque nos espera el dolor y la muerte / Contra el enemigo nos llama el deber / El bien mas preciado es la libertà / luchemos por ella con fe y valor. Alta la bandera revolucionaria / que llevarà el pueblo a la emancipacion / En pie el pueblo obrero a la batalla / hay che derrocar a la reaccion /
A las barricadas, a las barricadas / por el triumfo de la confederacion.
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6. |
Lo pal
02:13
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Lo míu parser me parlava de bon'ora a la fònt / lo solelh esperavem / e i mul passaven lo pònt / Al m'a mostà lo pal / ente sem tuchi estachats / podem pas destachar-se / sem pas pus libres de anar.
Se tirem tuchi al vai tombar / gaire de temps pòl pas durar / segur que tomba, tomba, tomba / e al es ja ben enclinat / E se tu tires fòrt d'aqui / e que mi tiro fòrt d'alai / segur que tomba, tomba, tomba, e nos trobem jò desliurats.
Lo míu parser me parlava de bon'ora a la fònt / lo solelh esperavem / e i mul passaven lo pònt / Tuchi sabem qu'al es març, mas / parser, al pesa tant, e quora me manca la fòrça di-me mai lo tíu chant.
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7. |
Addio a Lugano
04:09
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8. |
Dalle belle città
02:50
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Dalle belle città date al nemico fuggimmo un dì su per l'aride montagne / cercando libertà tra rupe e rupe, contro la schiavitù del suol tradito / Lasciammo case, scuole ed officine, mutammo in rifugi le vecchie cascine / armammo le mani di bombe e mitraglia, temprammo i muscoli ed i cuori in battaglia / Siamo i ribelli della montagna, viviam di stenti e di patimenti, ma quell’idea che ci accompagna sarà la vita dell'avvenir / L’eguaglianza è la nostra disciplina, libertà è l'idea che ci avvicina / rosso e nero è il color della bandiera, partigian della folta e ardente schiera / Sulle strade dal nemico assediate lasciammo talvolta le carni straziate / sentimmo l'ardor per la grande riscossa, sentimmo l'amor per la terra nostra.
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9. |
Col parabello
01:25
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Col parabello in spalla caricato a palla sempre bene armato paura non ho quando avrò vinto ritornerò.
E allora il capobanda giunta la pattuglia sempre ben armato mi strinse la mano e poi mi disse “I fascisti son là”.
E a colpi disperati mezzi massacrati dalle bombe scippe i fascisti sparivano gridando “Ribelli abbiate pietà!”
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10. |
Sante Caserio
04:22
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11. |
Il Galeone
03:43
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Anonima Coristi Pinerolo, Italy
L’Anonima Coristi è un coro, attivo dal 2009, con partecipanti provenienti dalla val Chisone, Pellice, Germanasca.
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